New Religion Social Network: il "contrarianesimo", la nuova religione

New Religion Social Network: il "contrarianesimo", la nuova religione

Esiste una nuova religione, un culto di un uomo per l'uomo che come tale, ha i suoi profeti, le sue dottrine e le sue ipocrisie: il contrarianesimo (da contrarian, colui che è sempre contrario a qualcosa o qualcuno).

E' la triste ed errata risposta che una generazione si è data all'innato e divino bisogno di "redenzione" che Dio ha posto nel cuore di ognuno. Come ogni religione il contrarianesimo ha un culto ben preciso che consiste nella celebrazione di una lotta contro dei nemici da abbattere, riconducendo alcune dinamiche sociali dannose dovute alla fragilità dell'uomo alle colpe di una casta, un gruppo di potere, una classe, un sistema, dimenticando l'amara lezione della storia e cioè che qualunque sistema è fallito a causa del cuore dell'uomo e non del sistema in se per se. Poco importa se il nemico esista realmente, sia colpevole oppure no: la cosa importante è trovarsene uno.

Il beneficio di questa religione sociale, questa new religion social network, deriva non dalla ricerca della vittoria sul nemico, ma dalla sua individuazione al solo fine di poterlo accusare, odiare e combattere. L'essere contro qualcuno non diviene quindi il mezzo per ottenere uno scopo, ma lo scopo stesso.

Il fine ultimo non risiede nell'essere "contro" per una causa, ma cercarsi una causa per essere "contro".

Quando il contrariano un nemico non ce l'ha, se lo inventa. Ad esempio nel campo della politica, se il contrariano vede vincere il candidato da lui sostenuto, eccolo spesso diventare il suo stesso più acerrimo nemico. Per lui l'importante non è fare qualcosa, ma accusare qualcun altro di non averlo fatto bene, niente di meglio quindi che inventarsi il "traditore" che l'occasione fornisce, da destinare alla gogna.

Il contrariano è quello che se vede qualcuno morire nel paese è pronto a mandare al patibolo il becchino, che certamente è il colpevole, dato che "quello che  ci guadagna".

D'altronde, per il contrariano, che vita sarebbe senza un qualcuno da accusare di infamità e delle peggiori nefandezze?

La rete ha favorito la diffusione di questa new religion social network, grazie anche a speculatori che, come api sul miele, si sono gettati nel fornire un menù con un'ampissima gamma di dietrologie e complotti per tutti i gusti, che va dalla negazione dei campi di concentramento, a che gli americani abbiano messo effettivamente piede sulla luna.

Il successo di un romanzo basato su un falso storico come il "Codice da Vinci", lo si deve proprio a questa bramosia dell'anima moderna di inebriarsi nel percepirsi anima eletta riuscita a scrutare nei disegni del burattinaio invisibile ai più. L'importante non è capire se una cosa sia vera oppure no, ma crederla falsa ad ogni costo.

E' infatti nell'osservarsi compiaciuto dell'aver scoperto il complotto di turno che il contrarian cerca di cavare il suo nettare preferito da ogni situazione della vita: lui sì, che vede dove gli altri, la gente comune, "la mandria", non riescono a vedere.

Il contrarian non va scambiato con chi combatte per una causa.Il contrarian usa la causa per combattere. Ipotizziamo la costruzione di un palazzo. Chi "lotta" per la costruzione di quel palazzo si preoccuperà di individuare, tra cento ingegneri, quell'uno capace di costruirlo nel migliore dei modi. Il contrarian invece, si preoccuperà di diffondere la lista di quelli incapaci di costruirlo. Ed il palazzo? Al contrarian non interessa. L'importante è l'aver potuto accusare qualcosa o qualcuno di non essere stato  capace di farlo. Semmai il palazzo dovesse esser ben costruito, tranquilli: il contrarian sarà un genio creativo nello scovarsi il diritto per reclamarne la demolizione.

Ma perché scrivo del contrarianesimo? Perché il contrarianesimo basa la propria forza sulla cultura di una non fede in niente e nessuno: c'é sempre qualcosa dietro, tutto ciò che è in chiaro è  scuro, ed anzi, il fatto stesso che una verità sia particolarmente evidente, diviene la ragione primaria per crederla una palese bugia.

Da qui una vera e propria  religione del non credere, non solo in ciò che non si vede, ma anche in ciò che si vede. Una religione il cui imperativo è "non credere in nulla ma accusa tutti",  che sintetizza i suoi dieci comandamenti comportamentali:

 

  1. Adora il dubbio, signore e dio tuo
  2. Fatti tutte le immagini, le statue che ti pare tanto una vale l'altra
  3. Nomina il dubbio sempre e comunque  a prescindere
  4. Ricordati di dissacrare tutte le feste, istituzione o quant'altro ti sia stato tramandato
  5. Disonora tuo padre e tua madre perché ti hanno inculcato solo falsità ed ipocrisie
  6. Non uccidere se prima non hai creato il giustificativo ideologico rigorosamente contrarian per poterlo fare come assassino che ha ucciso nel nome di una causa a tua scelta
  7. Commetti tutti gli atti che ti pare
  8. Dì pure falsa testimonianza, tanto a pensar male ci si azzecca sempre
  9. Non rubare se prima non hai creato un complotto di qualità che ti legittimi nel farlo come ladro buono che ruba a quelli cattivi
  10. Desidera pure la donna d'altri, tanto gli altri lo fanno con la tua e lei lo fa con loro; desidera pure la roba altri, perché siccome la vuoi  e non ce l'hai  vuol dire che gli altri  non se la meritano e  che  anzi, spetterebbe a te

 

Ci vuole poco ad identificare in questi punti cardine, che riassumono una visione della vita ormai dilagante, quello che è vero e proprio satanismo che mira alla distruzione di quanto di più essenziale abbia bisogno l'uomo: credere in qualcosa ed in qualcuno. Satana é stato il padre della dietrologia. Genesi 3:4 Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».

Lo schema proposto da Satana, ricalca lo schema dietrologico predicato dal contrarian in maniera impressionante. C'è il burattinaio occulto, cioè Dio, che ordisce un complotto che nasconde la verità all'uomo. C'è l'informazione privilegiata di satana rivelata a mò di protocollo segreto nell'orecchio dell'uomo. C'è  l'incredulità in Dio, tramite la quale l'uomo ottiene un'intelligenza superiore, pena, rimanere uno stupido nel continuare a crederGli.

Satana oggi continua a predicare lo stesso schema che predicò nel giardino dell'Eden, solo, ampliandone il raggio di azione: "se non credi a ciò che ti hanno detto, diventerai più intelligente ed i tuoi occhi si apriranno".

Ecco perché l'impostazione del contrarian e della sua dietrologia a prescindere, è fondamentalmente un'impostazione satanista derivante dall'antica dottrina satanica predicata nell'eden: "se non credi, sei nel giusto, nella verità e sei pure più intelligente degli altri".

Satana si sta preoccupando non solo di far sì che le persone non credano in Gesù, ma che siano private della materia prima ed essenziale per incontrarLo: la fede; e non solo la fede in Dio ma in qualunque cosa come la famiglia, il proprio coniuge, la propria scuola, la propria storia fino addirittura a mettere in discussione se stessi, se poi cioè, in fondo in fondo, la propria esperienza soggettiva possa essere considerata degna di essere creduta come riferimento valido, creando una specie di dissoluzione interna esistenziale, priva di qualsiasi riferimento. Anzi, se non credi in qualcosa, sei intelligente ed hai gli occhi più aperti di chi ci crede.

Gesù disse in Luca 18:8 "Ma quando il Figliol dell'uomo verrà ,troverà fede sulla terra?".
Inquietante quesito posto duemila anni orsono. Chissà che non sia riferito proprio ai nostri tempi!?

Quindi come cristiani, guardiamoci da questo forma "ripulita" di satanismo, questo culto del sospetto, dell'accusa e della negazione ad ogni costo reso appetibile da Satana con la promessa di un'intelligenza superiore.
Esistono miliardi di cose che non sono fatte per ingannare o truffare qualcuno, e miliardi di cose che non ne nascondono altre e la più bella di tutte è proprio questa: Dio ha veramente mandato Gesù a morire e risorgere per ognuno di noi, ed è veramente interessato ad avere un rapporto con noi. Gesù è una storia vera e la Sua, una Parola sincera e Lui è la sorgente primaria di tutte le cose vere e sincere del mondo da cui derivano tutte le opere vere, buone e sincere di coloro che Lo amano.

Alessandro Lilli
29-05-2012